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Il ruolo delle camere di commercio
“Mercanti di Pace” era il nome del piccolo gruppo di leader d’impresa che fondò la Camera di Commercio Internazionale nel 1919, più di un secolo fa. La convinzione era che il commercio fosse una potente forza per la pace e la prosperità e che l’attività economica dovesse essere intesa come un vero strumento di dialogo tra i popoli. Oggi, le Camere di Commercio possono continuare a svolgere il ruolo di veicolo di pace e prosperità attraverso la promozione dell’attività economica, in particolare in contesti così complessi come l’area mediterranea.
Negli ultimi 10 anni, in alcuni paesi del Mediterraneo, compresa l’Italia, il ruolo e la ragione stessa dell’esistenza delle Camere di Commercio sono stati messi in discussione. Tuttavia, le camere continuano ad essere importanti perché finanziate e gestite dagli stessi imprenditori, che hanno una profonda conoscenza delle reali esigenze delle stesse imprese e sono perciò in grado di affrontarne meglio le sfide che le riguardano. Nonostante siano gestite dagli imprenditori, la loro natura prevalente è pubblica e possono essere considerate, pertanto, una delle forme più consolidate di partnership pubblico-privata. Inoltre, le Camere hanno il vantaggio di essere istituzioni radicate nel tempo e nello spazio, riconosciute all’interno e all’esterno di ogni paese, caratteristiche che facilitano la creazione di reti di collaborazione.
Questa naturale propensione alla collaborazione e la loro presenza diffusa in tutti paesi dell’area euromediterranea, rende le Camere di Commercio del Mediterraneo strumenti chiave per favorire lo sviluppo socioeconomico equilibrato e pacifico della regione. Per svolgere questo ruolo le Camere di Commercio, e con esse il settore privato, devono evolvere e concentrarsi sulle sfide del nuovo contesto globale. Le sfide riguardano principalmente l’accompagnamento delle imprese, in particolare delle micro, piccole e medie imprese (MPMI), e dei territori nella transizione digitale, nella transizione ecologica e nei processi di innovazione e di internazionalizzazione. Per affrontarle con successo, queste istituzioni le Camere devono tendere verso un modello di Camera 4.0 basato su risorse umane qualificate e tecnologie intelligenti in grado di fornire servizi migliori che creino un valore aggiunto per i propri membri. Il focus della Camera 4.0 nel Mediterraneo deve perciò riguardare:
- Programmi di Formazione e Consulenza
- Assistenza per l’accesso a Risorse finanziarie e Finanziamenti agevolati
- Promozione delle Best Practices
- Creazione di Piattaforme Collaborative
- Ricerca e Sviluppo
- Advocacy e Lobbying
ASCAME – Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo
La citata naturale propensione alla collaborazione e la loro presenza diffu-sa in tutti paesi dell’area euromediterranea sono tra le condizioni che hanno favorito la nascita dell’Associazione delle Camere di Commercio del Mediterraneo, ASCAME, fondata nel 1982 a Barcellona. La sua missione principale è quella di promuovere lo sviluppo economico e commerciale nel Mediterraneo attraverso la collaborazione tra camere di commercio e altre organizzazioni. ASCAME svolge una vasta gamma di attività volte a promuovere lo sviluppo economico sostenibile nel Mediterraneo. Queste attività includono la facilitazione degli scambi commerciali tra le imprese della regione, la promozione dell’innovazione e dell’imprenditorialità, il sostegno alla transizione digitale e ecologica delle imprese, la facilitazione dell’accesso ai finanziamenti e l’organizzazione di eventi, conferenze e fiere commerciali per favorire il networking e lo scambio di conoscenze.
Il Segretariato è ospitato presso la Camera di Commercio di Barcellona, che mette a disposizione dell’associazione risorse umane e sede. In accordo allo statuto, il Segretario Generale della Camera di Commercio di Barcellona ha i poteri di firma dell’Associazione. La rappresentanza politica è in capo al Presidente, eletto dal Comitato Esecutivo e approvato dall’Assemblea. L’allora Presidente della Camera di Commercio di Cagliari, Romano Mambrini, è stato Presidente di ASCAME dal 1998 al 2002. Attualmente la Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, unica camera italiana rappresentata nel Comitato Esecutivo, detiene la vicepresidenza.
I progetti di cooperazione euromediterranea
Da oltre 15 anni la Commissione Europea ha riunito in un unico programma l’attuazione delle sue politiche di vicinato nei confini sud dell’Europa, affidandone la gestione ad un’autorità regionale, la Regione Sardegna. Attraverso questo programma la Commissione Europea ha investito, nei due cicli di programmazione 2008-2013 e 2014-2020, circa 400 Milioni di Euro in progetti di cooperazione tra i territori delle due sponde del Mediterraneo, sulla base di un programma definito e governato dagli stessi rappresentanti dei paesi coinvolti. È inoltre in fase avvio il nuovo programma che investirà ulteriori 250 Milioni di Euro.
ASCAME e le Camere di commercio del Mediterraneo hanno avuto un ruolo importante nell’attuazione di questi programmi. L’associazione ha avuto un intenso e costante dialogo con l’Autorità di Gestione e ha facilitato la conoscenza e la partecipazione ai bandi dei propri membri, anche grazie al supporto della Camera di Commercio di Cagliari-Oristano, localizzata nella stessa città sede dell’Autorità di Gestione dei programmi.
Il risultato è che nel periodo 2008-2013 sono state 44 le partecipazioni delle Camere di commercio in 21 progetti finanziati dal Programma ENPI CBC MED, per un importo di 14,6 Milioni di Euro. Nel 2014-2020 sono state 61, in 29 progetti, per un importo di 18,7 Milioni. Si rileva che, soprattutto nel 2014-2020, la partecipazione delle Camere dei paesi partner Mediterranei è stata superiore a quella delle Camere dei paesi UE e che quindi il sistema camerale è stato un veicolo prezioso per il coinvolgimento, non sempre agevole, dei territori extra-UE. Da notare anche che il peso del budget del programma gestito dalle Camere è cresciuto dal 7% del 2008-2013 al 9% nel 2014-2020, risultato della curva di apprendimento.
Questi risultati confermano che il sistema camerale del Mediterraneo e la sua associazione ASCAME sono concretamente fonte di collegamenti e opportunità sia tra le Camere, che attraverso i progetti cooperano per la realizzazione di obiettivi comuni, che tra le organizzazioni sovranazionali, in questo caso la Commissione Europea, nella regione mediterranea.
In conclusione, la sfida della Camera 4.0 quale veicolo di pace e di dialogo nel Mediterraneo, attraverso la promozione dell’attività economica, e quindi la visione dei “Mercanti di Pace” che fondarono la Camera di Commercio Internazionale nel lontano 1919, sembra proprio realizzarsi grazie al supporto dei programmi di cooperazione euromediterranea sostenuti dalla Commissione Europea. In un Mediterraneo oggi così sofferente e martoriato dai conflitti e dall’instabilità, probabilmente nessun altro investimento europeo nell’area può considerarsi più azzeccato e lungimirante.
Anwar Zibaoui, Coordinatore ASCAME
Emanuele Cabras, Esperto Cooperazione Euromediterranea