Blu Economy in Sardegna
16 Gennaio 2024Green Economy in Sardegna
8 Febbraio 2024Il tema relativo alla copertura del fabbisogno energetico ha occupato gran parte della discussione della recente campagna elettorale. Si è parlato tanto di tyrrhenian link, il doppio collegamento sottomarino tra Sicilia, Sardegna e penisola; si è parlato delle contestate servitù energetiche collegate alla realizzazione delle grandi di infrastrutture di produzione e di trasporto energetico. Soprattutto di quelle riferite ai rischi potenziali di danno al paesaggio. Si è però tralasciato di considerare con la necessaria attenzione il ventaglio delle alternative. Tra queste le opportunità legate allo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili (CER) che in un territorio come la Sardegna possono invece rappresentare una prospettiva di grande interesse. Ciò non solo per le caratteristiche di scarsa densità produttiva e abitativa dell’Isola e per la presenza di un numero elevatissimo di comuni al di sotto dei 5.000 abitanti (316 su 377) ma anche per la cospicua disponibilità di risorse economiche orientate all’incentivazione per la creazione di fonti di autoconsumo.
Il decreto attuativo del Ministero dell’Ambiente sulle CER entrato in vigore da qualche settimana rappresenta uno strumento di grande importanza che occorre far conoscere e valorizzare al massimo. Si tratta di uno strumento normativo che consente un deciso passo avanti nella gestione efficiente delle infrastrutture nazionali di distribuzione dell’energia elettrica e che però reca importanti vantaggi dal punto di vista della sicurezza energetica anche a livello di singoli territori. Le Comunità Energetiche Rinnovabili rappresentano formidabili strumenti di ottimizzazione dei consumi energetici. Possono aprire importati prospettive di coesione sociale e di valorizzazione della cooperazione all’interno delle comunità di cittadini, e possono diventare uno strumento di mitigazione della povertà energetica. A condizione che vengano meglio promossi, fatti conoscere, utilizzati.
Le regole di autoconsumo diffuso e i contributi di valorizzazione che spettano all’energia autoconsumata, potenzialmente, sono rivolti ad un pubblico decisamente ampio e la collegata gestione sostenibile dell’energia distribuita evita il rischio di attrarre movimenti speculativi dato che i maggiori benefici derivano appunto da un corretto dimensionamento degli interventi sull’effettivo profilo di consumo degli aderenti. I benefici possono ricadere su Comunità di cittadini, reti d’impresa o imprese singole, consorzi industriali, amministrazioni comunali. I casi applicativi che si stanno sviluppando un po’ dappertutto coinvolgono utenze residenziali, aziende agroalimentari, commerciali o artigianali, alberghi e strutture ricettive. Sono svariati i vantaggi diretti per i partecipanti alla Comunità energetica. E non solo per le entrate passive da incentivo di energia condivisa e di vendita energia in rete. Pensiamo alla possibilità di usare energia elettrica messa a disposizione per i membri della CER per la mobilità elettrica anche in edifici dove non è possibile produrre energia rinnovabile; pensiamo alla possibilità di sviluppare iniziative di valorizzazione dell’aggregazione creata con la comunità.
Pensiamo anche all’impatto sul territorio e sulla comunità: alla creazione di competenze green e digitali, alla restituzione di valore sul territorio; alla produzione e utilizzo di energia rinnovabile per tutta la comunità. Qui di seguito alcuni casi applicativi di Comunità Energetiche che rappresentano evidentemente tracce generali e spunti di massima per l’impostazione dei progetti. Per lo sviluppo di casi concreti è sempre necessario calare la situazione nel contesto specifico ed aggiornato sotto gli aspetti autorizzativi, normativi, fiscali ed economici di eseguire le opportune valutazioni di dettaglio per ottenere un quadro affidabile.
Cristiano Erriu
Leggi le guide:
- Use case – CER tra un’azienda agroalimentare e le utenze residenziali del territorio, realizzata avvalendosi dei servizi di una ESCo
- Use case – CER tra aziende appartenenti a tre settori diversi, realizzata tramite finanziamenti diretti del soggetto promotore
- Use case – PMI (autoconsumatore individuale) che usa rete pubblica per sfruttare la superficie di un magazzino separato da sede produttiva
- Use case – CER tra utenze stagionali (alberghi) e utenze residenziali, realizzata tramite finanziamenti diretti dei soci della CER
- Decreto CER
- Guida alle Comunità Energetiche Rinnovabili