Libro bianco delle infrastrutture presentato a Cagliari

Premio Montiferru
Premio Montiferru, a Oristano riconoscimenti per migliori oli di oliva
7 Giugno 2024
Il secondo numero del 2024 di Sardegna Economica presenta approfondimenti in materia di cultura economica locale, di infrastrutture, di cooperazione euromediterranea, di promozione economica.
13 Giugno 2024
Premio Montiferru
Premio Montiferru, a Oristano riconoscimenti per migliori oli di oliva
7 Giugno 2024
Il secondo numero del 2024 di Sardegna Economica presenta approfondimenti in materia di cultura economica locale, di infrastrutture, di cooperazione euromediterranea, di promozione economica.
13 Giugno 2024
Mostra tutto

Libro bianco delle infrastrutture presentato a Cagliari

Libro bianco infrastrutture

Il potenziamento dell’itinerario Sassari – Olbia – SS597/SS199, il completamento e adeguamento della tratta Nuoro – Olbia – Santa Teresa di Gallura, il collegamento Sassari – Olbia e Sassari – Nuoro (completamento delle opere stradali), il completamento dei lavori di ammodernamento e adeguamento sulla SS 131, la connessione di Nuoro alla rete ferroviaria RFI, i collegamenti ferroviario con gli aeroporti di Alghero e Olbia: sono le priorità indicate da 369 imprese sarde e riportate nel Libro Bianco delle Infrastrutture della Sardegna, elaborato dalle Camere di Commercio di Cagliari-Oristano, Sassari e Nuoro con il supporto tecnico di Uniontrasporti. Il documento, con l’analisi del sistema infrastrutturale della regione, è stato presentato nel corso di un convegno che ha visto la partecipazione dei presidenti Maurizio de Pascale e Agostino Cicalò, dell’assessore regionale dei Lavori Pubblici, Antonio Piu, di Antonello Fontanili, direttore di Uniontrasporti, Anna Masutti dello studio legale RPLT, Marco Di Giugno, direttore Analisi Giuridiche e Contenzioso ENAC, Francesco Ruocco, responsabile struttura territoriale ANAS Sardegna, Matteo Corrias, direttore operativo infrastrutture Sardegna RFI e di Massimo Deiana, presidente dell’Autorità di Sistema del Mare di Sardegna.

ECONOMIA DELLA SARDEGNA

Il Libro Bianco parte dall’analisi economica isolana: nella prima parte del 2022, l’economia della Sardegna ha continuato a crescere in conseguenza soprattutto dell’azzeramento delle restrizioni alla mobilità imposte a causa del Covid. A fine 2022 il Prodotto interno Lordo ai prezzi di mercato è cresciuto del 6,5% rispetto all’anno precedente, grazie soprattutto al contributo del settore servizi spinto dalla dinamica positiva del turismo e dalle costruzioni per effetto delle misure fiscali per la ristrutturazione degli edifici. Depurata dall’effetto dell’inflazione, tuttavia, l’espansione è stata più contenuta e si attesta al 5,1% annuo, superando comunque i valori del 2019.
Nello spesso periodo, il tasso di inflazione annuale si è attestato al 9,1% rispetto al 2021. La Sardegna è tra le 11 regioni in cui la variazione dei prezzi al consumo è stata più ampia di quella media nazionale (8,1%). A influire su questo risultato c’è l’aumento non solo dei prezzi delle materie energetiche ma anche del costo dei trasporti che a livello nazionale ha fatto registrare +9,7%.
Nella prima metà del 2023, l’economia sarda ha continuato a espandersi con ritmi minori rispetto al 2022. Secondo le stime basate sull’ITER della Banca d’Italia il prodotto è aumentato poco meno dell’1% rispetto allo stesso periodo del 2022, con un incremento più contenuto rispetto alla media italiana.
Ancora, nel 2022, la Sardegna si è posizionata al 14° posto tra le regioni italiane per valore del PIL e al 16° per il PIL pro capite.
Nel confronto con le regioni della ripartizione Sud e Isole, la regione è 4° per PIL pro capite dopo Basilicata, Abruzzo e Molise. Il gap rispetto al dato nazionale è di circa 9 mila euro.
Il tasso di crescita delle imprese sarde nel 2023 è stato dello 0,91% contro lo 0,70% medio nazionale. In termini assoluti significa 1.563 nuove iscrizioni. La crescita maggiore è delle imprese di capitali con +3,43%. La situazione migliore si registra in provincia di Sassari con 781 iscrizioni (1,41%) in più rispetto al 2022. Il 57,4% degli addetti della regione è impiegato in microimprese, il 35,8% nelle PMI mentre il 6,9% nelle grandi imprese.

LA RETE INFRASTRUTTURALE

L’ossatura della rete infrastrutturale della Sardegna poggia su:

  • 9.200 km di rete stradale di cui il 36% gestite da Anas. Non sono presenti tratte autostradali.
  • 427 km di rete ferroviaria RFI, non elettrificata e solo 12% a doppio binario. Sono presenti 45 stazioni per servizio viaggiatori di cui 9 medio/grandi (Sassari, Macomer, Oristano, S. Gavino, Decimomannu, Cagliari, Villamassargia, Iglesias, Carbonia Serbariu) inserite nei piani RFI (Easy Station e Smart Station) di adeguamento entro il 2026.
  • Circa 160 km di rete ferroviaria ARST a scartamento ridotto, nata per raggiungere le zone non attraversate dalla rete principale, è formata da tre tronchi non interconnessi tra loro.
  • 8 porti principali amministrati dall’AdSP del Mare di Sardegna: Cagliari, inserito nel Core Network europeo; Olbia, Porto Torres, Golfo Aranci, e Portovesme inseriti nel Comprehensive Network europeo; Oristano, Santa Teresa di Gallura e Arbatax. Nel 2023 sono transitate nei porti sardi quasi 41 milioni di tonnellate di merci e oltre 6,2 milioni di passeggeri.
  • 3 aeroporti: Cagliari (oltre 4,8 milioni di passeggeri, e circa 6 mila tonnellate di merci nel 2023), inserito nel Core Network europeo; Olbia (poco meno di 3,3 milioni di passeggeri nel 2023) e Alghero (circa 1,5 milioni di passeggeri nel
    2023), inseriti nel Comprehensive Network europeo.

Nella lista dei nodi della rete transeuropea dei trasporti che fa riferimento al corridoio Scandinavo – Mediterraneo risultano:

  • i nodi urbani di Cagliari e Sassari
  • l’aeroporto di Cagliari nella rete core
  • gli aeroporti di Alghero e Olbia nella rete comprehensive
  • il porto di Cagliari nella rete core
  • i porti di Carloforte, Golfo Aranci, La Maddalena, Olbia, Palau, Porto Torres, Portovesme

MODALITÀ DI TRASPORTO

Il 76,1% delle imprese della Sardegna utilizza il trasporto tutto strada. Il 10,1% utilizza il combinato strada – mare per le relazioni con le altre regioni. Il 2,3% dichiara di utilizzare il trasporto ferroviario. L’intermodalità ferroviaria è un servizio poco utilizzato, sia per la mancanza di strutture adeguate sia per la brevità dei percorsi possibili.
La valutazione complessiva delle infrastrutture di trasporto e digitale della Sardegna è sotto la sufficienza per strade e ferrovie. Porti e aeroporti hanno un punteggio più alto, influenzato anche dalla valutazione della qualità dei servizi per i passeggeri. Anche le infrastrutture digitali riportano un punteggio superiore alla sufficienza. Le reti per il 4G/5G riportano, anche se di poco, una valutazione migliore della BUL.

Continua a leggere:
Verso la costituzione di una Rete Aeroportuale Sarda – A cura del Prof. Avv. Anna Masutti (PDF – 818 KB)

Al seguente link il libro bianco scaricabile:
https://www.caor.camcom.it/sites/default/files/contenuto_redazione/eventi/uploads/documents/FDP%202023_Libro%20Bianco%20Sardegna_ed.%202024.pdf